I giornalisti parlano dello skate come del movimento giovanile del momento, mentre all’interno della scena si vivono attimi di grandi capovolgimenti e indecisioni.
Il professionismo sta prendendo sempre più le luci della ribalta. Sembra quasi che ci sia un team per chiunque e che chiunque faccia parte di un team. Attaccare il professionismo è molto facile, questo per via dei suoi scopi di fondo che poco hanno a che fare con la purezza dello sport e per via del fatto che tende a riproporre se stesso in organizzazioni stagnanti.
D’altra parte, volendo vedere il lato positivo della cosa, il professionismo aiuta gli skater a fare soldi facendo ciò che più gli interessa: skateare. Oltretutto l’industria di settore aiuta moltissimo nello sviluppo di nuovi materiali.
Gli skate attualmente presenti sul mercato sono di qualità notevolmente superiore rispetto al passato. Due anni fa fare run a più di 50 miglia all’ora era una cosa veramente dura, adesso è roba di tutti i giorni, e questo perché? Per prima cosa dobbiamo ringraziare l’avanzamento tecnico dei materiali; avere attrezzature di qualità è ora alla portata di tutti e in questo un grosso contributo l’ha dato il mondo del professionismo.
Lascia un commento