Sai, si va a momenti. Momenti belli, brutti, standard, del cazzo, come vogliamo, come succede, come cosa ci porta la vita, scegliamo, facciamo, blah.
Negli ultimi 70 anni, a voler essere generosi, il mondo ha avuto un grosso problema a comprendere l’anarchia. E tra quelli che l’hanno compresa meno ci sono anche molti sedicenti anarchici.
Volgere lo sguardo verso est significa, spesso, puntare gli occhi verso l’orizzonte dove nascono le cose che fanno sussultare l’anima del mondo. Il sorgere del sole, i grandi movimenti di popolazioni, le rivoluzioni, le guerre, le contaminazioni di culture, religioni,… Continue Reading →
Ci sono luoghi e situazioni in cui prendere una certa strada piuttosto che un’altra assume un valore più intenso del normale. Istanbul, probabilmente, è uno di questi luoghi. Negli anni’80 essere punk in Turchia non era una passeggiata.
Una leggenda è una memoria di eventi accaduti in un passato mitico e inafferrabile, nel senso mentale del termine; è una conoscenza di massa che si basa su assunti persi nella notte dei tempi, di cui non esiste empiricità di… Continue Reading →
Oggi proviamo [la cautela è d’obbligo quando si tratta di band seminali] a parlare dei Nabat, storico gruppo punk OI! italiano, e per farlo pensiamo che la cosa migliore sia guardare indietro, un bel po’ indietro ad essere precisi.
Il punk a volte ti si insinua nella vita in modi inaspettati, resta appeso incombente sulla tua testa – crestata o meno – come una spada di Damocle e poi, improvvisamente, ti cala tra capo e collo in un fendente… Continue Reading →
Testo : Andres Avevo già in mente di scrivere qualcosa su Don Letts ma due recenti avvenimenti me lo hanno reso necessario; il primo, più ovvio e concreto, il suo passaggio in Italia giusto questo mese, da Coversano (BA)
Testo : Andrea Fedi Succede a volte che entrano delle situazioni che non preventivavi, che anzi rimettono persino in discussione quello che si pensa. Sono quei momenti in cui ci si chiede dove si è sbagliato,
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